IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
                           su proposta del 
 
                       MINISTRO DELL'AMBIENTE 
              E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 
 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: «Norme
in materia ambientale» ed, in particolare, la  parte  III  «Norme  in
materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di  tutela
delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche»; 
  Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito in  legge,
con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.  116,  concernente:
«Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e
l'efficientamento    energetico    dell'edilizia     scolastica     e
universitaria,  il  rilancio  e  lo  sviluppo   delle   imprese,   il
contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonche' per
la definizione immediata di  adempimenti  derivanti  dalla  normativa
europea»; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164; 
  Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1,  concernente  il
«Codice della protezione civile»; 
  Visto il decreto-legge 28 settembre 2018,  n.  109,  convertito  in
legge, con modificazioni, dalla  legge  16  novembre  2018,  n.  130,
recante: «Disposizioni urgenti per la citta' di Genova, la  sicurezza
della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi
sismici del 2016 e 2017, il lavoro  e  le  altre  emergenze»,  e,  in
particolare l'art. 40, che  prevede  l'istituzione  di  una  apposita
Cabina di regia interministeriale; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
febbraio 2019, recante l'istituzione della Cabina di regia  Strategia
Italia, di cui all'art. 40 del decreto-legge 28  settembre  2018,  n.
109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018,  n.
130; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  28
maggio 2015,  recante  criteri  e  modalita'  di  assegnazione  delle
risorse  destinate  agli  interventi  di  mitigazione   del   rischio
idrogeologico,  in   attuazione   dell'art.   10,   comma   11,   del
decreto-legge n. 91 del 2014; 
  Preso  atto  dei  criteri  contenuti  nel  predetto   decreto   del
Presidente del Consiglio dei ministri 28  maggio  2015,  che  tengono
conto, tra l'altro, delle classi di priorita' indicate dalle  regioni
con il supporto delle loro strutture di protezione civile, dei pareri
delle autorita' di bacino, del numero di persone  e  beni  a  rischio
idrogeologico e della frequenza dell'evento in relazione ai tempi  di
ritorno; 
  Visto il decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante:
«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma  dell'art.
16 della legge 5 maggio 2009, n. 42» e, in particolare, l' art. 4 del
medesimo decreto legislativo, il quale dispone  che  il  FAS  di  cui
all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di «Fondo
per lo sviluppo e la coesione» (FSC) e sia finalizzato a dare  unita'
programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a
finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e
sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilita'  2014)
ed, in particolare, il comma 6 dell'art. 1, che individua  in  54.810
milioni di euro le risorse del FSC per il periodo  di  programmazione
2014-2020 e le destina a sostenere esclusivamente interventi  per  lo
sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80
per cento nelle aree del Mezzogiorno e 20 per  cento  in  quelle  del
centro-nord; 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilita'  2015)
ed, in particolare,  il  comma  703  dell'art.  1,  il  quale,  ferme
restando le vigenti  disposizioni  sull'utilizzo  del  Fondo  per  lo
sviluppo e la coesione, detta ulteriori disposizioni  per  l'utilizzo
delle risorse assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
settembre 2015 recante il «Piano stralcio per le aree metropolitane e
le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio  di
alluvioni», a valere sulle risorse assegnate dalla delibera  CIPE  n.
32 del 20 febbraio 2015, che individua una sezione attuativa  ed  una
programmatica di interventi; 
  Vista  la  delibera  CIPE  n.  25  del  10  agosto  2016  che,   in
applicazione  della  lettera  c)  dell'art.  1,  comma   703,   della
richiamata legge di stabilita' 2015, ha individuato le aree tematiche
di interesse del Fondo per lo sviluppo e la coesione e ripartito  tra
le stesse aree tematiche le risorse disponibili; 
  Vista la delibera CIPE n. 55 del 1° dicembre 2016 che ha approvato,
in applicazione dell'art. 1, comma 703, lettera  c)  della  legge  n.
190/2014 (Legge di stabilita' 2015) e della delibera CIPE n. 25/2016,
il  Piano  operativo  «Ambiente»  FSC  2014-2020  di  competenza  del
Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio  e  del  mare,
suddiviso in quattro sotto-piani  di  interventi  da  realizzarsi  in
tutto il territorio nazionale, per un valore complessivo pari  a  1,9
miliardi di euro; 
  Considerato che  tra  i  predetti  sotto-piani  e'  individuato  il
sotto-piano «Interventi per la tutela del territorio e  delle  acque»
nell'ambito del quale e' prevista la Linea di azione 1.1.1 denominata
«Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e di  erosione
costiera», afferente all'Asse tematico 1 «Promuovere l'adattamento al
cambiamento climatico e la prevenzione e gestione dei rischi» (OT5); 
  Vista  la  riprogrammazione  del  Piano  operativo  «Ambiente»  FSC
2014-2020 approvata con nota protocollo n. 3778 del 13  ottobre  2017
del Dipartimento per le politiche di coesione  della  Presidenza  del
Consiglio  dei  ministri  che   prevede   una   diversa   allocazione
finanziaria e territoriale delle risorse tra gli assi del Piano; 
  Considerato che a seguito  della  predetta  riprogrammazione,  alla
Linea di azione 1.1.1 denominata «Interventi  per  la  riduzione  del
rischio idrogeologico  e  di  erosione  costiera»  e'  assegnata  una
dotazione finanziaria pari ad euro 286.832.826,83, ripartita in  euro
272.832.826,83   per   interventi   di   mitigazione   del    rischio
idrogeologico ed euro 14 milioni per misure  di  prevenzione  tese  a
supportare  ed  ottimizzare  la  pianificazione   di   gestione,   la
programmazione e realizzazione di  interventi  di  cui  ai  P.G.R.A.,
assegnati alle autorita' di bacino distrettuali; 
  Considerato che, relativamente alle risorse assegnate alla Linea di
azione 1.1.1 «Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e
di erosione costiera»  per  interventi  di  mitigazione  del  rischio
idrogeologico, con atti integrativi agli accordi  di  programma  gia'
sottoscritti   sono   stati   programmati   interventi   ed   erogate
complessivamente risorse pari ad euro 226.397.800,64; 
  Considerato che, relativamente alle medesime risorse assegnate alla
Linea di azione  1.1.1  «Interventi  per  la  riduzione  del  rischio
idrogeologico e di erosione costiera» per interventi  di  mitigazione
del rischio idrogeologico,  residua  l'importo  complessivo  di  euro
46.434.966,92,  afferente  alle  Regioni  Basilicata,  Molise,  Valle
d'Aosta ed alla Provincia autonoma di Trento, e che queste ultime,  a
valere su tale importo residuo, hanno definito elenchi di  interventi
validandoli nella  specifica  sezione  della  piattaforma  ReNDiS-web
(Repertorio nazionale degli interventi per la  difesa  suolo),  cosi'
come previsto dal citato decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri 28 maggio 2015; 
  Vista la delibera CIPE n. 99 del 22 dicembre 2017  di  approvazione
del primo Addendum al Piano operativo «Ambiente»  FSC  2014-2020  che
assegna una dotazione finanziaria integrativa alla  Linea  di  azione
1.1.1 «Interventi per la riduzione del  rischio  idrogeologico  e  di
erosione   costiera»,   dell'importo   complessivo   pari   ad   euro
94.526.557,50; 
  Vista la delibera CIPE n. 11 del 28 febbraio 2018  di  approvazione
del secondo Addendum al Piano operativo «Ambiente» FSC 2014-2020; 
  Vista la delibera CIPE n. 31 del 21 marzo 2018 «Presa d'atto  degli
esiti della Cabina di regia del  16  marzo  2018  relativi  ai  piani
operativi e interventi approvati con le delibere CIPE numeri 10,  11,
14, 15 e 18 del 28 febbraio 2018; 
  Considerato che con la predetta delibera CIPE n. 31  del  21  marzo
2018 resta individuata, nell'ambito del  secondo  Addendum  al  Piano
operativo  «Ambiente»  FSC  2014-2020,   la   dotazione   finanziaria
integrativa alla Linea di azione 1.1.1 «Interventi per  la  riduzione
del rischio idrogeologico e di erosione  costiera»,  il  cui  importo
complessivo e' pari ad euro 226.972.712,47; 
  Considerato che, in base a quanto fin qui rappresentato, alla Linea
di  azione  1.1.1  «Interventi   per   la   riduzione   del   rischio
idrogeologico  e  di  erosione   costiera»   sono   state   assegnate
complessivamente risorse pari ad euro 608.332.096,80; 
  Considerato che con note ministeriali del 29 novembre 2018 e del  7
maggio 2019 il Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio
e del  mare  ha  comunicato  l'avvio  della  fase  istruttoria  sugli
interventi relativi alla Linea di azione  1.1.1  «Interventi  per  la
riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera»,  di  cui
al primo e secondo Addendum al Piano operativo «Ambiente»,  ai  sensi
del citato decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  28
maggio 2015; 
  Considerato  che  nel  corso  dell'istruttoria  sull'intervento  in
Comune  di  Palermo,  di  importo  pari  ad   euro   6.018.689,51   e
contraddistinto con codice ReNDiS 19IR021/G3, e' emersa la necessita'
di acquisire integrazioni documentali, giuste note dell'Autorita'  di
bacino del distretto idrografico della Sicilia protocollo n. 4492 del
1° agosto 2019 e  del  Commissario  di  Governo  contro  il  dissesto
idrogeologico nella Regione Siciliana protocollo n.  5866/UC  del  27
agosto 2019 e protocollo n. 6796 del 2 ottobre 2019, e che, pertanto,
non ricorrono le condizioni per l'ammissibilita' a finanziamento  con
il presente provvedimento, come comunicato alla Regione Siciliana con
nota ministeriale protocollo n. 22648 del 6 novembre 2019; 
  Considerati  gli  esiti  positivi   dell'istruttoria   svolta   dal
Ministero dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del  mare
sulle altre richieste di finanziamento validate dalle  Regioni  sulle
specifiche sezioni della piattaforma  ReNDiS-web  relative  al  Piano
operativo «Ambiente» e corredate dal previsto parere delle  Autorita'
di bacino distrettuali competenti per territorio; 
  Considerato  che  in   esito   all'istruttoria   predetta   restano
individuati duecentotrentasei interventi  di  difesa  del  suolo  che
comportano un fabbisogno finanziario pari ad euro  361.896.975,37,  a
valere sulle risorse del Piano operativo «Ambiente» FSC 2014-2020; 
  Considerato che con note ministeriali  del  6  novembre  2019  sono
stati comunicati alle regioni e alle province  autonome  gli  elenchi
degli interventi per i quali e' stata conclusa la fase istruttoria; 
  Vista la circolare n. 1 del Ministro per la coesione territoriale e
il Mezzogiorno del 26 maggio 2017,  recante  disposizioni  circa  gli
adempimenti di attuazione della citata delibera CIPE n.  25/2016,  in
particolare,  relative  alla   governance,   alle   modifiche,   alla
riprogrammazione  e  revoca  delle  risorse   e   alle   disposizioni
finanziarie; 
  Vista la delibera CIPE n. 26 del 28 febbraio 2018 che ha ridefinito
il quadro finanziario e programmatorio complessivo del Fondo  per  lo
sviluppo e la coesione 2014-2020; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  20
febbraio 2019  recante  «Approvazione  del  Piano  nazionale  per  la
mitigazione del rischio idrogeologico,  il  ripristino  e  la  tutela
della risorsa ambientale»,  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  -
Serie generale n. 88 del 13 aprile 2019; 
  Vista, in  particolare,  l'Azione  5  dell'allegato  A  concernente
l'ambito d'intervento 2 «Misure di prevenzione» del predetto  decreto
del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  20  febbraio  2019  che
prevede che il Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio
e del mare provvede ad elaborare  il  Piano  operativo  sul  dissesto
idrogeologico  per  l'anno  2019,  a  valere  anche   sulle   risorse
deliberate  dal  CIPE,  proponendo  eventualmente   la   modifica   e
rimodulazione di precedenti diposizioni e deliberazioni del  medesimo
Comitato; 
  Considerato  che  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri 20 febbraio 2019 dispone che il Piano operativo sul dissesto
idrogeologico per l'anno 2019 sia adottato con decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro  dell'ambiente  e
della tutela del territorio e del mare; 
  Ritenuto che alla definizione di un Piano  operativo  sul  dissesto
idrogeologico per  il  2019  concorrono  gli  interventi  non  ancora
finanziati individuati nell'ambito del Piano operativo «Ambiente» FSC
2014-2020; 
  Vista la delibera CIPE n. 64 del 1° agosto 2019 «Fondo  sviluppo  e
coesione  2014-2020.  Interventi  per  la  mitigazione  del   rischio
idrogeologico  e  per  il  ripristino  e  la  tutela  della   risorsa
ambientale. Misure per  l'accelerazione  degli  interventi.  Modifica
delibera CIPE n. 25 del 2016», la quale prevede, tra l'altro, che per
gli interventi previsti nel Piano nazionale per  la  mitigazione  del
rischio idrogeologico,  il  ripristino  e  la  tutela  della  risorsa
ambientale di  cui  al  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri 20 febbraio 2019, i trasferimenti vengono  effettuati  senza
la stipula di apposito accordo di programma; 
  Ritenuto che, pertanto, non si procedera' alla stipula  di  accordi
di programma; 
  Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221, e, in  particolare  l'art.
55, che ha istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del  mare,  il  Fondo  per  la  progettazione  degli
interventi contro il dissesto idrogeologico; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  14
luglio 2016, recante: «Modalita' di funzionamento del  Fondo  per  la
progettazione degli interventi contro il dissesto  idrogeologico»  in
attuazione del citato art. 55 della legge n. 221/2015; 
  Considerato che tra gli interventi per  i  quali  e'  stata  svolta
positivamente l'istruttoria sono ricompresi alcuni interventi la  cui
progettazione e' stata finanziata a valere sul predetto Fondo; 
  Visto, in particolare, che il predetto decreto del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 14 luglio 2016  prevede  che  al  momento  del
finanziamento dell'esecuzione dell'intervento, la  cui  progettazione
e' stata sostenuta dal Fondo per  la  progettazione,  le  somme  gia'
assegnate sono recuperate e versate ad apposito capitolo dell'entrata
del bilancio dello Stato per essere riassegnate al medesimo Fondo; 
  Preso atto che con le  medesime  citate  note  ministeriali  del  6
novembre 2019 e' stata avviata la procedura  per  il  recupero  delle
predette somme trasferite attinenti al  Fondo  per  la  progettazione
degli interventi contro il dissesto idrogeologico; 
  Ritenuto, pertanto, di dover adottare il richiamato Piano operativo
sul dissesto idrogeologico per il 2019, a valere sulle risorse di cui
alle richiamate delibere CIPE attinenti al Piano operativo «Ambiente»
FSC 2014-2020; 
  Su  proposta  del  Ministro  dell'ambiente  e  della   tutela   del
territorio e del mare, 
 
                               Adotta: 
 
                               Art. 1 
 
       Piano operativo sul dissesto idrogeologico per il 2019 
 
  1. Ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri
20 febbraio 2019, e al fine di dare  attuazione  al  Piano  operativo
«Ambiente» FSC 2014-2020 - Linea di azione 1.1.1 «Interventi  per  la
riduzione del rischio idrogeologico e di erosione  costiera»  di  cui
alle delibere CIPE n. 55/2016, n. 99/2017, n. 11/2018 e  n.  31/2018,
e' adottato il Piano operativo sul dissesto idrogeologico per il 2019
definito dagli interventi  di  difesa  del  suolo,  con  le  relative
risorse, di cui agli allegati A) e B) del presente decreto. 
  2. Il valore del Piano operativo sul dissesto idrogeologico per  il
2019,  di  cui  al  comma  1,  ammonta   complessivamente   ad   euro
361.896.975,37.